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Puntualizziamo - Cantù - Pesaro

Vista live @ Pianella

- Cavaliero assomiglia sempre più ad un Mazzarino in erba. Scambiato da play a causa della ridotta altezza, è invece una guardietta, con un'elevata propensione al passaggio smarcante, ma soprattutto dalla gran fotta e dalla gran mira, che quando va in striscia, puoi fermare solo con delle cannonate.

- Vuoi i falli, vuoi l'infortunio di Basile, vuoi quel che vuoi ma se Cinciarini gioca 29 minuti e Micov 32, dopo averne giocati, rispettivamente 30 e 31 in Euskadi tre giorni prima, non ci si stupisca se negli ultimi minuti la regia e il controllo dei ritmi diventino pezzi di plastilina nelle mani di Pesaro.

- White è ancora in bacino di carenaggio ma l'impressione, forse azzardata, è che per Pesaro il suo gioco selvaggio possa essere più un problema che una risorsa.

- Trinchieri paraculeggia alla grandissima in conferenza stampa, parlando solo della bestemmia ed evitando ogni domanda sull'andamento della partita, alimentando così ancor di più la sensazione che questa nuova dimensione (doppio impegno, rotazioni ampie, pressione) debba ancora digerirla.

- Cusin faccia qualcosa per i capelli. Quel bulbo non si può vedere.

- Micov ha battuto ogni record: 12 punti per quattro partite di fila in campionato e 14 in Eurolega. Peccato per i 13 di Supercoppa, che confermano che deve ancora trovare un po' di continuità.

- Nel sempre splendido contesto del gemellaggio tra le due tifoserie che si son ripetutamente beccate con scherzosi "Voi siete sempre di meno" e "Dove sono i nostri nemici?", nobilitata dal primo quarto di Cantù e dall'ammirevole convinzione nei propri mezzi dei marchigiani, una delle poche note negative rimane quella dei fischietti: raramente si è vista una terna più inadeguata, succube delle proteste degli allenatori e convinta che imparzialità faccia scopa con cerchiobottismo.

by Gabor, ritirati

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