Non ci sono aggettivi sufficienti per descrivere la partita di
stanotte dell'American Airlines Arena, e anche raccontarla è difficile.
Ci provo, partendo dal fatto che gli Heat portano la serie a gara-7!
Miami Heat - San Antonio Spurs 103 - 100 d.t.s. (serie 3-3)
Uno
spot per il basket, un giocatore che "giustifica" il suo soprannome,
una serie favolosa che si concluderà alla bella, come forse è giusto che
sia. Gli Spurs vorrebbero chiudere i conti, i primi due quarti sono
equilibrati, con Duncan che insegna pallacanestro in post basso (8 su 8 per lui prima di un errore nel terzo quarto),
mentre Leonard e Diaw si alternano in difesa contenendo James, che
nella prima metà della gara non incide, al contrario di un buon Chalmers
e di un Miller sempre più specialista.
La gara sale ancora di
tono nel terzo quarto, con gli Spurs che provano a dare lo scossone
decisivo: gli Heat sbagliano qualche tiro di troppo e perdono palloni,
Parker e Leonard in contropiede e transizione li puniscono, un canestro
di Duncan porta i nero-argento a +12 a 4 minuti dall'ultimo intervallo. Ma la partita non è assolutamente finita: James decide che è il momento di scendere in campo, perde la fascetta e inizia a giocare, segna una serie di canestri (16 punti nel solo ultimo quarto per lui)
e trascina gli Heat al sorpasso. Ci vuole altro, però, per
demoralizzare questi Spurs, James si spegne, inspiegabilmente, e perde
un paio di palloni banali mentre dall'altra parte si accende Parker, che
mette 5 punti incredibili (una tripla in step-back sullo stesso James
ed un canestro dal cuore dell'area). San Antonio è a +5 a 25 secondi dalla sirena,
il titolo è vicinissimo ma... James segna la tripla del -2, Leonard fa 1
su 2 dalla lunetta, coach Pop (che tiene Duncan in panchina sul
possesso difensivo finale) non chiede ai suoi di fare fallo e così, dopo
un errore di James da tre il rimbalzo premia Bosh, che serve Allen. He got game, proprio lui, segna la tripla che manda la partita all'overtime!
Nel supplementare la stanchezza si fa sentire, gli Spurs restano lì, e sul -1 a 10 secondi dalla fine Ginobili (brutta partita dell'argentino, solo 9 punti e 8 palle perse) si butta dentro, ma subisce quello che sembra un fallo non fischiato.
Dall'altra parte Allen, sempre lui, è glaciale dalla lunetta, e così
gli Spurs devono disegnare una complessa rimessa per dare la palla a
Green, che non riesce neanche a tirare da tre, subendo la stoppata di
Bosh.
Miami fa sua una partita incredibile, adesso l'inerzia della
serie è tutta per i campioni in carica, gli Spurs dovranno lavorare
soprattutto sul recupero delle energie mentali più che fisiche. Menzioni
d'onore per un Duncan da 30 punti e 17 rimbalzi e per il giovane
Leonard, che chiude con 22 punti e 11 rimbalzi. Gli Heat devono
ringraziare James che, seppur a corrente alternata, chiude con una
tripla doppia da 32 punti, 10 rimbalzi e 11 assist e soprattutto Ray
Allen, che si è fatto trovare pronto proprio quando serviva. Capite
perché lo chiamano He got game?
Clicca qui per il tabellino completo di gara-6.
http://abovetherim.sportscity.it/la-partita-della-notte/nba-finals-miami-pareggia-si-decide-tutto-in-gara-7.html
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