-Una partita inutile, davanti a una manciata di tifosi, contro una squadra discreta che poteva anche essere interessante. Eppure quei pochi sostenitori che hanno avuto il coraggio di vederla, possono ritenersi addirittura più soddisfatti che di una vittoria contro una piccola in campionato: Roma, già eliminata, vince. Vince di carattere, senza neanche meritare troppo, in rimonta, come a sottolineare che non ci facciamo prendere in giro da nessuno. E questo è un grande motivo di orgoglio per tutti, che fa sospettare che qualcosa dello scorso anno sia ancora rimasta.
-L'eroe della partita dobbiamo proprio dirlo? Non fingetevi sorpresi: ancora una volta Jimmy Baron decide, nel momento decisivo della partita, di mettersi in proprio. Questa volta trascina la squadra caricando gli avversari di falli (e, per chi non lo sapesse, non ha ancora sbagliato un tiro libero questa stagione) e naturalmente con le solite triple; spettacolare quella del pareggio a meno di un minuto dalla fine: marcato da 9 metri... per un canestro che sta diventando una piacevole abitudine.
-Le note negative sono tante: oltre a Baron il resto della squadra non ha ancora convinto in maniera decisiva. Questa volta però c'è stato quello scatto d'orgoglio per il quale è più facile accettare un tiro sbagliato o una distrazione difensiva. Bene Hosley e Goss, ma anche Bobby Jones che tra l'altro va segnare il canestro decisivo.
-Che dire del Saragozza? Intanto gli ex: Tabu, Shermadini e Sanikidze ce li ricordiamo tutti qui da noi, e sono sicuramente tra i giocatori più importanti della squadra spagnola. Con questa sconfitta vanno a complicarsi leggermente la vita, ma la qualificazione dovrebbe comunque essere alla portata. Certo, non sono assolutamente superiori alla Virtus, il che aumenta il rammarico per tutte le partite buttate.
-Jon, sei sempre bellissimo. Rivederti in campo è stato un magnifico tuffo nel passato. Lo so che ci vuoi bene, altrimenti avresti fatto un qualcosa di più per sconfiggerci.
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