
La classe 2009 del Draft NBA non promette esattamente fuochi d’artificio. Dopo un 2008 che aveva visto tanto, tanto talento trasmigrare in fretta e furia dai parquet collegiali a quelli dei professionisti, quest’anno è tempo di riformare le righe e di tirare il fiato. Un Draft privo dei grossi nomi, dei predestinati che il pubblico e gli scout seguono già dai tempi delle imprese nelle High School; tuttavia, con meno clamore mediatico a determinare le scelte, c’è più spazio per l’ingegno e per addentrarsi nei dettagli. Ad una vista più accurata, il talento non manca, è solo un po’ più nascosto, ma ci sono alcuni segnali che non possono passare inosservati. Con tante franchigie alla ricerca di nuova linfa vitale o di quell’uomo che manca per smussare gli angoli, i GM dovranno usare tutta la loro lungimiranza. Sarà un Draft raffinato, un po’ per intenditori, e qualcuno, ne siamo certi, piazzerà la scommessa che si porterà via il banco.
Il nostro scopo è di fare un riassunto delle necessità delle squadre che sceglieranno per prime giovedì 25 giugno, a New York, provando ad ipotizzare per quanto possibile le loro decisioni.
Il nostro scopo è di fare un riassunto delle necessità delle squadre che sceglieranno per prime giovedì 25 giugno, a New York, provando ad ipotizzare per quanto possibile le loro decisioni.
1.Los Angeles Clippers
La lotteria ha premiato la seconda franchigia della Città degli Angeli ben oltre i propri meriti. Al culmine di una stagione deludente, con un roster ben costruito che si era pian piano sfaldato, arriva l’opportunità del riscatto. La scelta è obbligata: Blake Griffin, ala grande di 2.08m da Oklahoma, l’unico nome veramente di spicco di questo draft. Grandi doti di rimbalzista, potenza fisica, movimenti in post forti e collaudati, questi i punti di forza che lo elevano ben al di sopra dei suoi colleghi. In realtà, i Clippers non sono proprio all’asciutto nel settore lunghi. L’idea è che uno tra Camby, Randolph e Kaman se ne debba andare, con quest’ultimo che sembra in rotta con la società da tempo. Se arrivasse un esterno di grande livello, ci ritroveremmo a parlare di un roster strepitoso, ma già nell’estate 2008 circolava un ritornello simile. Mai fidarsi dei Clippers.
2.Memphis Grizzlies
La seconda scelta capitata alla franchigia del Tennessee potrebbe trasformarsi in un pericoloso boomerang. Come valore assoluto, l’immediato inseguitore di Griffin è senza dubbio Ricky Rubio, il diciottenne spagnolo, che andrebbe a rinforzare i Grizzlies nella posizione di PG, proprio dove c’è bisogno. Pare, però, che Memphis non sia destinazione gradita al ragazzo, ed a causa dell’onerosa clausola posta sul suo contratto, un eventuale accordo non nascerebbe sotto i migliori auspici. L’altro buco è nello spot di 4, e il primo nome sulla lista sarebbe quello di Jordan Hill, atletico, realizzatore, sulla falsariga di un Bosh o di uno Stoudamire; molti dubitano però che l’uomo da Arizona valga una seconda scelta. Altri nomi a disposizione: Hasheem Thabeet, centro di 2.21m da Connecticut – e di Marc Gasol che ne facciamo? – e James Harden, talentuosa guardia – come se non ci fosse già OJ Mayo. Insomma, può succedere di tutto. Non ci sarebbe da stupirsi nemmeno di una trade.
3.Oklahoma City Thunder
I Tuoni speravano in un piccolo aiuto dalla lotteria per portarsi a casa l’hometown kid Blake Griffin, ma così non è stato. La giovane franchigia sorta dalle ceneri dei Sonics può però arricchire non poco il proprio progetto. Il nome più quotato è quello di Thabeet; i Thunder, con le loro giovani basi, hanno bisogno di un centro e il nativo della Tanzania avrebbe modo di ambientarsi nel difficile contesto NBA partendo da una realtà tranquilla, senza troppe pretese e pressioni; avrebbe bisogno però anche di uno staff tecnico di alto livello, per sgrezzare il suo gioco. Anche con James Harden Oklahoma sarebbe contenta. E’ un giocatore che ama passare la palla ben più di Westbrook, è meno atletico di lui ma ha un grande talento tecnico; i due potrebbero integrarsi bene, anche se rimarrebbero privi di una vera PG.
4.Sacramento Kings
La prima scelta sembrava già loro, invece sono scivolati fino alla 4. Poco male, in realtà, perché Sacramento resta comunque la prima destinazione gradita a Rubio tra quelle disponibili in cima alla lista. Lo spagnolo andrebbe a rilevare Udrih nel ruolo di PG, costituendo un’ottima aggiunta ad una squadra tutta da ricostruire, con il solo Kevin Martin come certezza. Vedremo cosa saprà fare il nuovo coach Westphal.
5.Washington Wizards
Tra le squadre premiate dalla lotteria, i Maghi sono la meno bisognosa di aiuto. Il loro pessimo risultato nel 2008/2009 è dipeso da infortuni cronici ed altre circostanze negative; anche se qualcuna delle stelle cambiasse aria, il roster a disposizione di coach Saunders resterebbe di tutto rispetto. E’ possibile quindi che i Wizards decidano di scambiare la propria scelta, evitando di scommettere su di un giocatore in maturazione per andare sul sicuro. Tuttavia, in un ambiente comunque scosso da una stagione negativa, si dovrà attentamente valutare chi resterà e con quali motivazioni. Ad ogni evenienza, la scelta di un Jordan Hill, se ancora disponibile, potrebbe rivelarsi adatta.
6.Minnesota Timberwolves
Esauriti i cinque nomi di cui abbiamo parlato finora, si entra in una terra di nessuno. Restano disponibili, tra i nomi più importanti, un paio di lunghi e uno sciame poco ordinato di guardie di ogni sorta, nessuna che spicchi sulle altre. I Lupi, tramite scambi, disporranno di molte scelte in questo draft, e vista la loro disastrosa condizione, sono obbligati ad usarle bene. C’è bisogno di un po’ di tutto, ma l’attenzione si concentrerà probabilmente sulle guardie. Tireke Evans, da Memphis, potrebbe fare al caso di Minnesota. E’ una PG alta e di talento, che desta ancora dei dubbi in fase realizzativa; potrebbe quindi integrarsi con Foye, disimpegnandolo dai compiti di portatore di palla. Aggiungendogli i vari Curry, Jennings, Flynn o Lawson, invece, si creerebbe un back court troppo basso.
7.Golden State Warriors
Visto l’amore di coach Nelson per le guardie o simil-tali, molti esperti prevedono che i Warriors sceglieranno un giocatore in tale ruolo. Stephen Curry, con le sue doti di tiratore, darebbe il meglio di sé in un sistema di gioco rapido; visto il suo talento, però, speriamo con tutto il cuore che non finisca a marcire in una squadra senza identità né senso. Altri nomi potrebbero essere il già citato Evans, mentre Derozan e Holiday rappresenterebbero alternative più atletiche. Da non sottovalutare però il fatto che a Golden State avrebbero bisogno, in teoria, di qualche lungo. DeJuan Blair è un animale da rimbalzo, che riempirebbe i buchi lasciati dai compagni.
8.New York Knicks
Il nome, nonostante i soliti tatticismi, è trapelato già da tempo. Stephen Curry, lo straordinario realizzatore da Davidson, ha tutto il talento che serve per compiacere coach D’Antoni e per integrarsi nel suo gioco veloce, in attesa di crescere e magari rimpiazzare Chris Duhon come PG titolare. Se poi consideriamo la sua “aura” di giocatore speciale e l’amicizia col probabile futuro Knicks Lebron James, ci sono tutti i motivi per esaltare gli appassionati. Tutto questo a meno che i Warriors o qualcun altro non lo scelgano prima. In tal caso, la scelta potrebbe ricadere su altri giocatori che amano la velocità: Jennings o Derozan, ad esempio. Il primo è un po’ la mina vagante di questo draft, con gli scout che non sanno decidersi sul suo valore e sulle sue quotazioni. Vista l’incertezza, chi lo sceglierà sarà una squadra con poco da perdere.
9.Toronto Raptors
Anche in questo caso, l’amore è annunciato ed è tutto diretto verso Demar Derozan. 2.01m, può giocare da 2 o da 3, è uno dei prospetti più atletici e ricchi di talento del draft. I Raptors hanno bisogno come il pane di un esterno come lui, e troverebbero la pazienza di verificarne gli sviluppi. Vista la scelta bassa potrebbe sfuggirgli; l’alternativa sarebbe forse uno dei tanti playmaker come cambio per Calderon, o un’altra ala, Williams o Clark.
10.Milwaukee Bucks
La franchigia del Wisconsin non ha particolari lacune, e si aspetta grandi progressi da Joe Alexander per lo spot di 3. Tuttavia, ci sono cambiamenti in vista, e la loro scelta dovrà avvenire nell’ottica di questi. In linea generale, potrebbero pensare di arricchire il parco piccoli con una PG che sappia ragionare, Johnny Flynn più quotato di Ty Lawson, o cercare l’atletismo e la solidità di Henderson. L’uomo uscito da Duke è una guardia non molto alta ma dalle buone doti atletiche, ed è consistente in tutte le fasi del gioco.
11.New Jersey Nets
Anche i Nets potrebbero approfittare delle tante PG a disposizione per trovare un buon cambio per Harris, ma viste le loro incertezze nello spot di 3 potrebbero pensare a due giocatori che presumibilmente ricadranno intorno alla quindicesima scelta. Sono i due uomini da Louisville, Terrence Williams e Earl Clark. Il primo è uno dei prospetti più completi: alto 1.98m, può giocare da 2 e all’occorrenza da 3, ha un fisico già pronto per l’NBA ed al college si è dimostrato ottimo rimbalzista e passatore. Alcuni dubbi sui suoi margini di sviluppo ne hanno abbassato le quotazioni, ma potrebbe rivelarsi una bella sorpresa. Earl Clark è un 3 canonico, alto 2.05, dotato del talento di un giocatore a tuttotondo. Da prendere in considerazione anche James Johnson.
12.Charlotte Bobcats
La simpatia per i collegiali del North Carolina potrebbe portare alla scelta del già citato Henderson, ma alcune voci vedono i Bobcats in procinto di scegliere Tyler Hansbrough. L’ala grande dei Tar Heels difficilmente eviterà di scivolare verso la fine del primo giro, tuttavia alcune franchigie ne stanno tenendo d’occhio i progressi. Stiamo parlando di un giocatore che in 4 anni di college ha già raggiunto il suo apice, e sta cercando di provare di non essere solo una riserva, uno specialista. Non sarà facile trovare la fiducia.
13.Indiana Pacers
Senza particolari necessità, i Pacers potranno andare a pescare semplicemente il miglior giocatore disponibile al momento. E’ probabile che una delle guardie finisca a Indianapolis, magari Jennings o Holiday, ma i Pacers potrebbero anche scegliere uno dei lunghi, più rari, optando per Clark, Williams o Blair. Quest’ultimo, con la sua energia, tornerebbe utilissimo ai Pacers; è tutto da dimostrare però che le sue doti possano tradursi al meglio tra i professionisti, visto lo scarso metro e novantotto di cui dispone.
14.Phoenix Suns
C’è aria di rifondazione in Arizona, e i Soli si trovano a scegliere senza avere ancora le idee chiare su chi resterà e chi se ne andrà. Un’idea è andare sul sicuro e scegliere il miglior giocatore disponibile, arrivati a questo punto potrebbe essere il turno di James Johnson, da Wake Forest, un ¾ da 2.06 metri con buoni fondamentali e controllo del corpo. L’alternativa è tentare il colpaccio cercando un talento tutto da confermare: Jeff Teague, guardia realizzatrice sempre da Wake Forest, o addirittura Austin Daye, da Gonzaga, un lungo in possesso di un buon tiro dalla distanza.
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