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[Rubrica] Trash Talking - Diritti tv


Basket e media: si stava meglio quando si stava peggio?

Metis vs Fire

Per inaugurare questa nuova rubrica di Slam, due dei migliori collaboratori si confrontano, in pieno stile Slam, su uno dei temi più controversi riguardanti il basket italiano fin da quando Sky ha fatto il suo prorompente ingresso sul mercato: meglio il veicolo nazional-popolare di Mamma Rai (o Papi Mediaset), veicolo che garantisce spazio e accessibilità diretta per chiunque abbia una TV in casa, oppure meglio essere in pochi nella nicchia di Sky, nicchia che garantisce un livello qualitativo e di offerta mai visti prima dal basket italiano neppure negli anni 90?



Metis

23 Giugno. Il presidente della Legabasket Valentino Renzi annuncia il rinnovo del contratto per la concessione in esclusiva dei diritti TV con SKY Sport alla cifra - questa però si vocifera - di 3 milioni di euro per due stagioni (2009/2010 e 2010/2011). Insomma, quanto visto quest'anno non cambierà per i prossimi due anni: anticipo del sabato alle 20:00, anticipo della domenica alle 12:00 e posticipo della domenica alle 18:00 (e non più alle 21). Tutti contenti? Non troppo.

Innanzitutto, l'utenza. SKY continua ad avere prezzi non proibitivi, certo, ma l'obbligo di acquistare in abbonamento limita - e di molto - la fruibilità dei contenuti. Per intenderci, io che vorrò vedermi una bella sfida tra la Montepaschi e la Lottomatica non potrò far altro che...rinunciare. Nessuna possibilità di pay-per-view, nessuna chance di usufruire di una sola gara o di solo quelle di cartello, nessuna possibilità di scrollarmi di dosso un abbonamento vincolante (almeno per un anno) per godere di uno sport che, data la sua natura spettacolare, avrebbe necessità solamente di essere veicolato, non di rimanere di nicchia.

Ancora, contenuto di dubbia qualità (il livello del campionato italiano rimane quello che è), ma contenitore estremamente curato e ben fatto. Pure troppo. Ma quanto serve che sia così? Vale veramente la pena affidarsi ad una società di comunicazione che cerca di pompare un prodotto che, fondamentalmente, raccoglie principalmente spettatori dal vivo facendo leva sulle realtà locali? Personalmente, trovo con molto più senso un prodotto meno perfetto (meno commenti tecnici, meno commentatori, meno tribune di discussione), ma molto più coinvolgente. Potere ai media locali, coinvolgimento sul territorio e nuovo sistema di trasmissione dei contenuti in diretta. Quale? Quello che sfrutta le logiche del neo arrivo DDT. Il digitale terrestre consentirà di moltiplicare i numeri e consentirà di acquistare contenuti a richiesta (tramite le card). Perchè non incentivare uno sviluppo in questo senso?

Terzo punto: l'alternativa a SKY era La7 che proponeva 500mila euro anzichè 3 milioni. Meno soldi, certo, ma provate ad andare a chiedere alle società di pallacanestro quanto i soldi dei diritti TV cambino le sorti dei loro bilanci. Non è il calcio e, viste le premesse, non siamo sulla via giusta per far sì che il basket diventi uno sport così popolare. Ma allora non avrebbe veramente più senso stringere la cinghia per un paio d'anni (come soldi ricevuti), ma aumentare il bacino d'utenza?

Infine, le società sportive stesse. Gli obblighi imposti da SKY per assicurare un prodotto dal contenitore di qualità (conferenze pre-gara, speciali, conferenze post-gara, interviste alla fine del tempo, ecc.) sono particolarmente pressanti. I giocatori sono costretti a giocare ad orari scomodi (molti si lamentarono dell'anticipo alle 12 della domenica), le società ad aprire le porte degli spogliatoi e a dover convinvere con dei divieti asfissianti (come quello di poter creare contenuti media propri tipo highlights o interviste) scaturiti da una distribuzione in esclusiva che penalizza la veicolazione dei contenuti.

Per quanto detto: Renzi, pessimo lavoro. Zero passi avanti, visione di breve termine e ali tarpate all'innovazione. Visti i risultati, solidarietà a Sabatini e Lefebre, in forte polemica con la soluzione appena ottenuta.

Fire

Non sono d'accordo, caro Metis.
Non sono d'accordo proprio dalle fondamenta del tuo discorso. La mia aspirazione non è far sì che il basket diventi popolare, non voglio che la spicchia generi e cresca Crudeli e Corno del parquet, non voglio che Studio Aperto parli della nuova morosa di Poeta o di quanto sia bello Hutson. Voglio un prodotto creato da persone competenti e preparate e che siano in possesso dei migliori mezzi che la tecnologia offre.
In questi tempi penso che tu stia seguendo le partite della Nazionale su RaiSport, la domanda è: il prodotto complessivo, con particolare sottolineatura della telecronaca, vale un decimo del prodotto made in Murdoch? E non ti parlo di chissà quali diavolerie, ma ad esempio di replay e interviste.
Non fraintendere, non sono un amante del virtuosismo, lo spettacolo non deve (dovrebbe?) essere quello delle voci, anche se una partita di regular season NBA senza il commento di Tranquillo/Mamoli-Buffa è letteralmente inguardabile, tocca dirlo, pur non amando la triade milanese, ma quello offerto dal campo. A me basta l'asciutta telecronaca di De Rosa, con il commento tecnico stringato e competente di Pessina o quello lisergico e allucinato di Psycho Casal. Ma c'è una bella differenza tra questi prodotti e quelli della tv generalista o anche solo del dinamico duo Bagatta-Peterson? Le chiacchiere stanno a zero: le conoscenze vanno dove ci sono i soldi, pagando Sky hai un servizio che nessun altro soggetto ti può dare.

Mi parli di realtà locali ma anche qui spiace darti torto. La competenza è ai minimi termini, spesso, non sempre anzi, localmente si diventa giornalisti sportivi perchè tutti gli altri posti sono occupati. Seguo la realtà bolognese, che dovrebbe essere la più competente sul territorio nazionale (Basket City, no?) e, spero che su questo converrai, c'è della gente realmente inascoltabile. Giornalisti o presunti tali che seguono il basket da quarant'anni e ancora non riescono a capire quando una squadra si mette a zona, cronisti che alla seconda tripla iniziano con paragoni che neanche Hofmann alle prese con l'ergot, servi dei servi che non riescono a far domande cattive (giornalistiche sarebbe meglio dire) neanche quando l'interlocutore è spalle al muro con le mani alzate. Cronaca di pochi giorni fa...

In sostanza, pur con tutti i suoi limiti - anche se continuo a pensare che l'orario di mezzogiorno sia, come dite voi bolognesi, una gran bazza, sia per i telespettatori, sia per chi va a palazzo, perchè in questo modo ha tutto il pomeriggio libero senza dover essere sottoposto alle pressanti lamentele di nonne, mamme, mogli, compagne e fidanzate (le amanti no, chè la domenica è giorno di scarico, lo dice anche Mourne), sia per gli ultras che in questo modo, pur svegliandosi prestissimo la mattina, hanno tutto il tempo per programmare il rientro a casa, senza lunghe tirate che potrebbero risultare devastanti l'indomani, giorno di lavoro - ben venga Sky e il suo pubblico di nicchia, che è sempre meglio del pubblico di minchia di altri sport, in sè stupendi (sì, sto parlando del calcio), ma che vengono spesso rovinati dal contorno di opinionisti da strapazzo e di programmi per lobotomizzati.

Metis

Tocca replicare, partendo dal centro. Ma siamo veramente su questo mondo quando parliamo di telecronaca? Per quel che mi riguarda, "mute" e pedalare. La pallacanestro fa spettacolo da sè, non serve un commento ultra tecnico per renderla interessante. Vuoi un esempio? La mia ex ragazza. Viene a palazzo, vede una partita di pallacanestro e a fine gara è lì che urla per la Fortitudo (che le sta prendendo sonoramente dal Montepaschi, sai che novità). La stessa persona, 4 mesi dopo, davanti alla tv con tanto di commento del succitato Pessina a domandarsi: "Ma che cavolo è sta roba? Pick and che? Coprire le linee di passaggio? Bah...". Colpito e affondato, un commento che avrà deliziato 3 persone ne fa disinnamorare 100, pur asciutto o stringato che sia. Certo, io sarei contento di notare sempre nuovi particolari tecnici, ma in fondo in fondo, la telecronaca fa successo se di parte o se dannatamente incompetente (leggasi, come tu stesso dicevi, cronisti bolognesi di dubbio gusto).

Poi però oltre alla telecronaca ci sono tante altre cose. Ossia il fatto che il record di ascolti della Finale delle Olimpiadi di Atene (Italia - Argentina) viene fatta anche con il duo Meneghin - Franco Lauro (che è un pò come dire: frustami). E allora? Allora c'è che bisogna veicolare i contenuti, prim'ancora di elevarli a qualità. Cosa credi che capisca un esterno di basket quando Flavio Tranquillo inizia con le sue disquisizioni su chissà quale coach o chissà quale atleta degli anni '70 padre fondatore di un movimento spalle a canestro da urlo? SKY ha aumentato il solco, rendendo sicuramente più competenti chi seguiva la pallacanestro, ma sicuramente ha allontanato chi non l'ha mai seguita, relegandola su dei canali a scarsissima fruibilità commerciale e, soprattutto, limitando il potenziale comunicativo delle singole società sportive (ringraziamo per la gentile concessione Renzi e l'ennesima distribuzione in esclusiva).

Uno sport cresce nei suoi valori e nella sua cultura se di quello sport si parla. Finchè a parlare di basket saremo io, tu, BC e i bimbominchia degli altri forum allora l'indotto resterà sempre povero di visibilità, dunque di sponsor e di moneta sonante. Ergo, scarso di livello. Tra il calcio e il cricket può esistere una via di mezzo. Oggi costruiamo per un estremo (quello del cricket) anzichè per una via di mezzo. Però saremo tutti ad ascoltare il racconto del tap-in di Moss sfuggito al taglia fuori mal eseguito dal 4 avversario sul lato debole. E se non hai capito, fatti tuoi perchè annoi ce piace così, nudo e crudo.

Fire

Metis, il tuo discorso però mi sembra ultrasemplicistico. Qualunque persona si emoziona di più seguendo uno spettacolo dal vivo piuttosto che in televisione. Persino andare al cinema, e quindi con uno spettacolo che, per forza di cose viene veicolato comunque attraverso uno schermo, regala più emozioni rispetto alla visione dello stesso film in TV. Figurati quindi assistere ad uno show i cui protagonisti puoi toccare con mano e vedere a pochi metri da te. Anche l'accenno a Italia-Argentina mi sembra tirato per i capelli: già il clima olimpico è portatore di interesse per qualsiasi sport, figurati una finale.

Continui ad insistere sulla mancata veicolazione del prodotto come se fosse una colpa di Sky. Domanda: a qualcuno interessa veramente veicolarlo? Il duopolio Rai-Mediaset in ambito calcistico ha fatto sì che si creasse questo carrozzone che dà da mangiare a migliaia di persone, che ovviamente vedono come fumo negli occhi qualsiasi altro sport di squadra che possa inficiare, anche solo in minima parte, le loro rendite di posizione. La ridicola proposta di La7 dimostra quanto possa interessare il prodotto basket in chiaro. Per cui, aldilà delle ragioni ideologiche, veicolazione del prodotto da parte tua, innalzamento qualitativo da parte mia, guardiamo in faccia la realtà: ad oggi (ma anche a ieri, la tua equazione più spettatori=più sponsor che in un sistema perfetto è verissima, in un sistema drogato come il nostro si avvera solo in minima parte) il campionato di basket di Serie A (ma arrivo a dire anche l'Eurolega) non interessa ai media nazionali. Ergo ben venga Sky e i movimenti lorbekkiani.




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3 commenti: