Noi di Slam sì! Ecco la presentazione e i pronostici della premiata ditta Andrea&Andrea (zuna & Sir per i BCisti).
Cominciamo con la Western Conference.
Enjoy the game!


MEMPHIS vs SAN ANTONIO
Uno scontro tra prima e ottava di conference certamente sulla carta non può presentarsi come equilibrato. Però è anche vero che altrettanto certamente gli Spurs non approdano a questi Playoffs nella condizione migliore. Dopo una stagione strepitosa che ha stupito tutti, con Coach Pop capace di disegnare un nuovo tipo di gioco, più veloce e votato all’attacco, e di applicarlo alla perfezione a una squadra che sembrava aver già dato tutto quello che aveva dare (tre titoli in meno di un decennio, scusate se è poco), gli Spurs hanno subito nelle ultime settimane una flessione un pochino preoccupante, che ha compromesso il miglior record assoluto ai danni degli ancor più sorprendenti Bulls. A preoccupare ancora di più di quello che potrebbe essere più che altro un momento di riposo prima delle partite che contano è l’infortunio occorso a Manu Ginobili nell’ultima partita di regular season. Quello che è stato universalmente riconosciuto come il principale fautore della splendida stagione nero argento ha infatti avuto un problema al gomito nella partita coi Suns: niente di troppo grave, ma le prime gare di PO sono a rischio e di sicuro un infortunio così fastidioso non lo aiuterà a trovare la condizione migliore. Di contro Memphis, trascinata da un Randolph rinato e da Rudy Gay, ha centrato una bella stagione da 46 W, che ha consentito di lasciarsi alle spalle squadre più gettonate come Houston, Phoenix e Utah, confermando le buone scelte di una dirigenza che nonostante la cessione di una super stella come Pau Gasol ha saputo ricreare in breve tempo una squadra da PO anche nel competitivissimo Ovest.
PRONOSTICO: 4-1 Spurs.
NEW ORLEANS vs LOS ANGELES
Probabilmente la serie meno combattuta di tutto il tabellone. New Orleans ha azzeccato una stagione decisamente sopra le aspettative, sfruttando una partenza da record che l’ha tenuto al top della Western Conference per un buon terzo di stagione. L’infortunio di David West fa però crollare verticalmente le speranze dei Calabroni anche solo di impensierire la corrazzata Lakers. I giallo viola, così come gli Spurs, arrivano anche loro ai Playoffs in un momento non proprio felice. Una striscia un po’ troppo lunga di sconfitte che ha messo in discussione il secondo posto ad Ovest, un record non perfetto che non gli consentirà di sfruttare un eventuale fattore campo con Spurs, Chicago e Miami, e soprattutto un ennesimo infortunio a Bynum. Il centro di Phil Jackson ci sarà già per gara 1, ma il fatto che il suo ginocchio abbia scricchiolato ancora una volta poco prima della fase calda della stagione non promette niente di buono, e di certo non aiuta il morale del “Bambinone”. Prima avventura nella post season per il nostro Marco Belinelli, autore di una stagione altalenante ma nel complesso positiva, chiusa con la riconquista del posto in quintetto. Difendere su Kobe non sarà certo l’impresa più facile della sua carriera, ma potrebbe portargli morale e buoni stimoli per un’estate che tutti ci auguriamo possa essere di alto livello con una canotta azzurra addosso.
Probabilmente la serie meno combattuta di tutto il tabellone. New Orleans ha azzeccato una stagione decisamente sopra le aspettative, sfruttando una partenza da record che l’ha tenuto al top della Western Conference per un buon terzo di stagione. L’infortunio di David West fa però crollare verticalmente le speranze dei Calabroni anche solo di impensierire la corrazzata Lakers. I giallo viola, così come gli Spurs, arrivano anche loro ai Playoffs in un momento non proprio felice. Una striscia un po’ troppo lunga di sconfitte che ha messo in discussione il secondo posto ad Ovest, un record non perfetto che non gli consentirà di sfruttare un eventuale fattore campo con Spurs, Chicago e Miami, e soprattutto un ennesimo infortunio a Bynum. Il centro di Phil Jackson ci sarà già per gara 1, ma il fatto che il suo ginocchio abbia scricchiolato ancora una volta poco prima della fase calda della stagione non promette niente di buono, e di certo non aiuta il morale del “Bambinone”. Prima avventura nella post season per il nostro Marco Belinelli, autore di una stagione altalenante ma nel complesso positiva, chiusa con la riconquista del posto in quintetto. Difendere su Kobe non sarà certo l’impresa più facile della sua carriera, ma potrebbe portargli morale e buoni stimoli per un’estate che tutti ci auguriamo possa essere di alto livello con una canotta azzurra addosso.
PORTLAND vs DALLAS
Sfida sicuramente di grandissimo interesse. Dallas ha lottato fino all’ultimo per conquistare addirittura il secondo posto ad Ovest e sembra essere tornata sugli ottimi livelli di forma di qualche anno fa. L’occasione è quella perfetta per riscattare tante, troppe, delusioni di Playoffs, dall’eliminazione contro i Warriors all’harakiri in finale contro gli Heat. Nowitzki è ovviamente la superstar designata, ma guida una rosa ampissima di giocatori di alto livello: Terry è una sicurezza, Marion porta in dote una dose di atletismo ineguagliabile, Chandler è qualcosa che finalmente si avvicina ad un centro dignitoso, Barea, Stojakovic e Beaubois completano un reparto esterni foltissimo, guidato da un Jason Kidd perfettamente adattato nel ruolo di chioccia e ancora capace di momenti di playmaking come ai giorni belli. Portland torna ancora una volta ai Playoffs, più forte della incredibile cappa di sfortuna che ancora non accenna a voler abbandonare l’Oregon. Senza gli innumerevoli infortuni di questi anni staremmo parlando di una delle più forti squadre della Lega, ma anche con la situazione attuale i Blazers non scherzano e potrebbero essere capaci di impensierire il Cuban Team. Tanto, se non tutto, dipenderà dalla condizione di Brandon Roy, dato da molti come giocatore già finito e invece capace di far vedere ancora sprazzi del suo incredibili talento, nonostante gli evidenti limiti fisici che l’infortunio gli ha lasciato in eredità. Grossa vetrina anche per l’acquisto di gennaio Gerald Wallace, che cercherà di dimostrare a tutti di poter essere un leader della squadra almeno alla pari di LaMarcus Aldridge.

DENVER vs OKLAHOMA CITY
Tutti la dipingono, giustamente, come la sfida più bella e più in bilico di questo primo turno. I Thunder hanno bissato la bella stagione dello scorso anno, con Russel Westbrook che si è elevato da gregario di lusso a vera e propria superstar, al fianco di un Kevin Durant sempre più nelle vesti di dominatore (futuro, ma non troppo) della Lega. Il mercato invernale ha portato in dotazione Kendrick Perkins, che colma lo storico problema sottocanestro per coach Brooks e conferma le ambizioni di una squadra giovane e incredibilmente dotata di talento, che non può e non deve porsi limiti di alcun tipo. Di fronte però ci sarà un avversario tuttaltro che facile. Denver doveva essere la protagonista “in negativo” degli scambi di Gennaio, con la partenza di Anthony (e in minor misura di Billups) per la Grande Mela che in tanti avevano considerato come la fine di un ciclo per le Pepite. E invece, a due mesi di distanza, sono i Nuggets ad essere incensati per avere concluso l’affare del secolo. Come sempre in medio stat veritas, però di certo va riconosciuto a Denver di aver rinunciato a una stella che sarebbe partita a costo zero tra pochi mesi ottenendo in cambio un lotto di giocatori di assoluto livello, che Karl ha saputo immediatamente amalgamare all’interno del roster, creando una squadra senza superstar, ma capace di giocare un basket armonioso ed incredibilmente efficace. Come per Beli anche per Danilo Gallinari sarà la prima esperienza ai Playoffs: un’opportunità incredibile per dare una prima indicazione sul suo futuro: solo un buon giocatore di sistema, come alcuni lo dipingono, o una vera e propria star capace di trascinare una squadra con obiettivi importanti?
PRONOSTICO: 4-3 Thunder.











Nessun commento:
Posta un commento