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Il Pagellone: la stagione di Cantù

Sì, anche stavolta ha vinto Siena. Lo scudetto ha subìto un paio di strattoni sotto canestro all'ultimo secondo, come se fosse indeciso sulla direzione da prendere: certo, Siena è la più forte ma questa Cantù non è mica male, anzi, quasi quasi...ma alla fine ha deciso di nuovo per il verde. E visto che tutti parlano dell'ennesima impresa della schiacciasassi, noi di Slam diamo un pò di spazio ai secondi sul campo. Per voi il Pagellone, resoconto di the fire bug della splendida stagione di Cantù, l'unica squadra che davvero ha fatto sognare fino all'ultimo un finale diverso, non scritto.

Premessa: il 10 lo riservo a Gerald Fitch.

IL GRANDE TIMONIERE 9,5


Ti voglio bene. L'anno scorso aveva fatto una grande annata, trasformando un gruppo quasi completamente nuovo, dove il quasi era composto da due giocatori che non avrebbe voluto vedere nemmeno in cartolina (Joe LittleCows e, soprattutto, Lydeka), composto da buoni giocatori in una squadra che, giocando un basket lineare e di grande lettura, s'era issata fino al quarto posto finale. Ti voglio bene. Gli specialisti della mendalidà e di altre robe da mercato del pesce avevano sentenziato ad inizio stagione che non si sarebbe ripetuto. Ti voglio bene. Dopo due giornate (sconfitta a Bologna e vittoria all'ultimo sospiro contro Cremona) i sorrisi iniziavano a fare capolino. Ti voglio bene. Dopo sette giornate, condite da tre sconfitte, iniziavano i ve l'avevo detto. Ti voglio bene. Da quella sconfitta è partito lo schiacciasassi che ha fruttato 16 vittorie nelle successive 19 partite. Ti voglio bene. A metà stagione, dopo la finale di Coppa Italia s'era deciso, non si sa bene in base a che cosa, che la sua squadra sarebbe scoppiata. E' arrivata in finale. Ti voglio bene. L'anno scorso aveva dimostrato due grandi meriti: quello di dare un'impronta di gioco alla squadra e di preparare bene le partite. Aveva un difetto: quello di lettura delle stesse, l'aspetto che distingue un grande allenatore da uno solamente buono. Ha ulteriormente migliorato i primi due aspetti e smussato il secondo. Appassionato di 'sto gioco come pochi altri, mai banale anche nei postpartita. Paga un'apparente antipatia dovuta anche al ceto altolocato da cui proviene, in realtà è un grandissimo cazzaro e una delle persone più disponibili che sia mai transitata di qua, pronto a parlar di basket o di altro anche al banco degli affettati del Bennet.

Highlight:
ogni conferenza stampa pubblica (ma anche privata, ahahahah) è uno spettacolo ma la citazione di Loyola Marymount anni Ottanta (mi piacerebbe sapere quanti allenatori, in Europa, sappiano cosa rappresenta), dopo la partita contro Biella, rimane una delle cose più belle mai sentite in una sala stampa.

Prospettive: il vincastro della Rivoluzione non si muove di qua, non scherziamo.

Vladimir Micov 9 +


Il quasi-Bodiroga ha il palleggio e la visione di un gioco di un playmaker, il tiro di una guardia, la capacità di mettere palla a terra di un'ala piccola, il fisico di un'ala forte e la capacità di giocare spalle a canestro di un centro. Un giocatore prelevato dagli anni Settanta e messo a cavallo delle prime due decadi del Duemila. Molto più umorale di quanto il viso, su cui il sorriso o lo scoramento non compaiono mai, lasci pensare: se la sfida non lo stimola, lui si trascina per il campo (basti vedere le ultime sette-otto partite di regular season). Incredibile la capacità di vedere il basket, sia davanti che dietro, un secondo prima degli altri. Commovente quando dice che questa è la prima squadra in cui si è sentito un valore aggiunto e non una ruota di scorta, detiene la poco invidiabile media one shot-one goal per quanto riguarda le proteste che hanno portato ad un fallo tecnico.

Highlight:
la partita contro Caserta. Dire che l'ha dominata non rende l'idea di cos'ha fatto.

Prospettive: già rinnovato, insieme a Markoishvili è l'unico ad avere una fisicità da Eurolega.

Maarty Leunen 9


Un giocatore che rinuncia al permesso concessogli dalla società per andare a trovare il figlio appena nato, perchè sa che la sua squadra ha bisogno di lui merita il mio imperituro rispetto. Se poi penso a come si è comportata tanta gente che, essendo nata entro 'sti 8000 km di coste, è più tutelata dei panda, il rispetto raddoppia. Tiratore, passatore e difensore sopra la media ma in realtà non ci sono aspetti del gioco, eccetto forse le soluzioni spalle a canestro, in cui non la spieghi a tre quarti dei lunghi del campionato. Per ampi tratti di stagione è stato, senza tema di smentita, il miglior giocatore del campionato, poi ha pagato il fatto di essere l'unico del roster a non avere un cambio, cosa che l'ha costretto più di una volta a giocare 35-38 minuti.

Highlight
: i tre buzzer beater, o poco meno che tali, contro Cremona, Sassari e Brindisi

Prospettive:
il solito contratto con NBA escape. C'è serenità, sperando che i Razzi non facciano scherzi da prete.

Nicolas Mazzarino 9 -

Parte malino, poi s'infortuna Markoishvili e apre il fuoco. Adorato da Trinchieri che se lo mangia con gli occhi ad ogni allenamento, agonista come pochissimi in questo campionato. Lui è un capitano che preferisce l'esempio alla parola e quindi anch'io mi limito nel giudizio, ma un sassolino devo cavarmelo: chi lo battezza solo come tiratore, di questo sport non c'ha capito una sega. Vada a seguire il lancio del prosciutto.

Highlight: la tre giorni di Coppa, anche se poi in finale non ha brillato. Una macchina da triple.

Prospettive: inaugurare il nuovo palazzetto, quindi rimarrà (almeno) fino al 2020.

Mike Green 8,5

A metà settembre Bruno voleva tagliarlo, IL GRANDE TIMONIERE gli fece capire che ci credeva, Arrigoni si fidò. Direi che ne è valsa la pena. Alla prima partita in casa, durante la furiosa rimonta cremonese, decide che la partita la deve vincere lui e arriva a totalizzare un ottimo 4/17 dal campo (vi ricordo che trattasi di playmaker). Fantastica la conferenza di Andrea (ça vans dire): E' al primo anno in un campionato serio europeo, devo spiegargli alcune cose. Giocatore solido che sai cosa può darti: giocate di grandissima intensità, difesa, presenza a rimbalzo, discreta visione di gioco e cosa non può darti: raggio di tiro.

Highlight
: il quarto quarto di gara-3 contro Siena.

Prospettive:
partirà. Fossi in una Montegranaro o in una Cremona lo firmerei ad occhio chiusi, soprattutto se poi gli si mette di fianco una guardia dal gran tiro.

Marko Scekic 8 +

Nella squadra che gioca il minor numero di p'n'r della galassia, ecco che a maggio compare 'sto serbo con una faccia che ti chiedi se sia in permesso premio dal Bassone. Tutti si chiedono dove va e soprattutto donde viene, ma bastano tre allenamenti per capire che è il miglior rollatore mai visto in queste lande, dopo il mio amico Matteo che però rolla altre cose. Il mio amore per i cetnici è noto ma sono convinto che se al posto di esser nato nella culla del basket fosse venuto alla luce a Tampere o a Shangai (per non parlare di Zagabria o Lubiana), c'avrebbe messo almeno due mesi per capire cosa fare e cosa non fare. Ci mette invece due settimane e ci trascina, più di ogni altro, in finale.

Highlight:
gara-3 a Varese, 5/5 da due, 1/1 da tre e 2/2 ai liberi in 20 minuti. E due corbe al tavolo 4.

Prospettive:
ha rifirmato ieri per due anni.

Benjamin Ortner 8

L'anno scorso dopo un campionato ad altissimo voltaggio, fa cinque minuti di playoff e si straccia un legamento della caviglia. Ritorna ma pare aver dimezzato l'esplosività. Con grande fatica, sbagliando una miriade di canestri già fatti, riesce comunque a dare il suo contributo. Ricominciano i playoff e, dopo due partite discrete ma nulla più, si trova a far la riserva di uno appena arrivato. Nonostante sia uno dei miracolati dal grande lavoro de IL GRANDE TIMONIERE fa comunque male vederlo in fondo alla panchina.

Highlight:
la tostissima frontline biellese, che gli concede un 20/31 complessivo, gli regala almeno un decino sul prossimo stipendio.

Prospettive: se resterà (difficile) lo farà come lungo per l'Eurolega ma penso che ambisca ad altro.

Manuchar Markoishvili 8 -

Io dico, e qualcuno che ne capisce più di me conferma, che quello che ha fatto lui in allenamento, nessun'altra guardia l'hai mai lasciato nemmeno intravedere. Eccetto Mr. G, chiaramente. Nè Rencher, nè Thornton, nè Kaukenas. Il suo principale problema è una totale mancanza di autostima, quantomeno cestistica, che lo porta a sbagliare una messe di soluzioni facili (basta vedere come - non - gestisce un contropiede che uno). Giocatore comunque di una pulizia tecnica che non esiterei a definire esistetizzante, meccanica di tiro con le braccia portate in alto che ricorda molto quella di una guardiona serba (che però, al contrario, si stimava molto), due gambe molto più esplosive di quanto non possa sembrare ad una prima impressione, di una dedizione alla causa talmente radicata da risultare quasi dannosa (è uno che perdona tutto ai compagni e niente a sè stesso). Impossibile non volergli bene.

Highlight:
I 22 punti in 25 minuti contro Sassari. Non ricordo un canestro brutto. La partita dopo s'è infortunato ad un osso del piede di cui probabilmente non conoscono l'esistanza nemmeno gli ortopedici. Un ragazzo fortunato.

Prospettive:
se l'anno prossimo vogliamo nuovamente dar fastidio a Siena, lui deve capire che questa DEVE essere la sua squadra.

Denis Marconato 7,5

E' un ex. Oltre a far fatica a correre il campo (e ci sta), a difendere sul p'n'r (e ci sta), a ruotare fuori dal pitturato (e ci sta), è ormai arrivato al punto da non riuscire più a chiudere un singolo movimento offensivo che non sia un appoggio al tabellone. Per il resto giocatore di un'intelligenza mostruosa e di una meccanica di tiro da guardia, però, oggettivamente, tante volte per tenere a freno le bestemmie bisogna avere una salda fede. Il limite di una scarsa tendenza a prendersi delle pacche è rimasto intatto anche a 36 anni.

Highlight:
il clamoroso secondo tempo contro Treviso. Pareva essere ringiovanito di dieci anni.

Prospettive: un anno di allenamenti alla cyclette, con qualche rara, ma, si spera, decisiva, puntata sul ventotto per quindici.

Jonathan Tabu 7 +


Se Green è un computer, lui è un vinile. Regala emozioni, nel senso che può palleggiarsi su un piede, mettere a segno una tripla con l'uomo in faccia al 24'', sparare la boccia nell'ultima fila del parterre, spaccare in due la difesa e appoggiare per il lungo che rolla in quattro azioni. Croce e delizia de IL GRANDE TIMONIERE che l'ha bastonato spesso e volentieri. Un (grande) merito gli va riconosciuto: a casa sua era il semidio di una squadra che aveva vinto il campionato per tre anni di fila, è arrivato qui a fare il back-up del play che la stagione scorsa aveva battuto, non ha mai fiatato, anzi è stato pure fuori in qualche occasione e c'ha dato comunque dato una mano grande così per arrivare in finale.

Highlight
: nell'ultimo canestro del primo di gara-1 c'è tutta la sua follia. Una palla quasi persa come neanche il peggior aquilotto, recuperata e messa a referto con un'iversonata che non sarebbe riuscita neanche al miglior Iverson.

Prospettive:
in tanti parlano di prestito, per quanto ne so io rimane. A mezzo servizio.

Michele Mian 7

L'Alpino, come l'anno scorso, disputa una buona stagione, salvo poi patire oltremodo la fisicità dei playoff. Sulle sue prestazioni poco da dire: se gli arriva lo scarico e il difensore è ad un metro, scaglia, se è ad una spanna prova un palleggio, arresto e tiro che rimane, anche a 38 anni, una soluzione ad alta percentuale.

Highlight:
il rimbalzo a Sassari. Hunter, Plisnic, White...il rimbalzo chi lo prende? L'Alpino, no doubt.

Prospettive:
volesse rimanere come undicesimo-dodicesimo, con stipendio conseguente, sarebbe il benvenuto. La società gli ha lasciata la palla, vedremo.

Arminas Urbutis 7 -


Due gambe rubate al salto in alto. Salta, salta, salta. E basta. L'infortunio di Markoishvili gli permette di iscriversi a referto e lui dimostra che...salta, salta, salta. E basta.

Highlight
: praticamente tutti gli allenamenti perchè i siparietti con IL GRANDE TIMONIERE erano roba da Totò e Peppino. Ma come non citare lo 0 su 200 contro Roma con cross che andavano bene per una percussione di Boateng, appoggi sparati sul ferro...basso, stoppate di Datome (Datome, eh...mi scusino le signore).

Prospettive: a Kaunas mancano psicologi. Armis, ascolta un cretino, non perdere tempo...

Marco Diviach 6,5

Il voto è per la cazzimma che ci ha messo nella seconda parte della stagione negli allenamenti, che ha consentito a Trinchieri di tenere alta l'intensità degli stessi, soprattutto per quanto riguarda il settore lunghi e, in particolare, Leunen.

Highlight:
il canestro in controtempo nel finale di gara-1 contro Varese. Non vedevo una roba del genere da quando ho smesso di seguire il minibasket.

Prospettive:
ritornerà tra i dilettanti. Gli auguro ogni bene.


by thefirebug

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