- I limiti di Biella sono quelli noti e stranoti, ma che si son sempre compensati con l’intensità e la voglia, ma quando giochi a pancia piena si scopre che Young va via sempre e comunque a Coleman, che prendi dei tiri con troppa leggerezza e senza preoccuparsi troppo se il tiro continua a non entrare, che Miralles aveva l’influenza.
- Venezia dal canto suo con un solo cambiamento di rosa si trova più che pronta per la serie maggiore, anche perché il suo quinto lungo (Daniele Magro) a Biella giocherebbe e probabilmente non solo scampoli di partita.
- Che si vinca o che si perda si parla sempre e comunque di Coleman, giocatore egoista e monodimensionale in attacco ma anche d’energia e con il sorriso sempre pronto. Caro mio, se non sei un tiratore da fuori perché ti prendi la tripla (per giunta pestando la riga) nel momento più importante della partita? Per non parlare che un certo 38enne ti è andato via da ogni parte.- Stranamente nei momenti caldi per Venezia c’era in campo un certo Guido Rosselli, uno che fino a ieri aveva giocato poco, ma sempre stranamente portava su palla, segnava i liberi, guidava con il radiocomando i compagni. E’ un vero peccato perché questo è ad un tiro affidabile da fuori dall’essere un grandissimo giocatore.
- Con un “sa-lu-ta-te la ca-po-lis-ta” strozzato in gola e con un’opportunità più unica che rara di soffrire per l’altezza, Biella viene fortemente ridimensionata da una Venezia troppo completa e troppo capace a farti giocare male, perché Mazzon non sarà Messina ma è uno di quelli che scopri che quando ci giochi contro la tua squadra gioca peggio del solito.
by kenco
Nessun commento:
Posta un commento