Vista in TV
- Basket d'altri tempi in quel di Ancona. Pochissima difesa, atletismo ai minimi termini, nessun abuso del tiro da fuori. Al contrario grandi giocate di tecnica, esecuzioni abbaglianti, anche in contropiede o in transizione, parecchio gioco interno.
- Se queste sono le premesse, è chiaro che un fenomeno di tecnica, di letture, di movimenti vicino a canestro come Sean May (Raymond Felton, Jackie Manuel, Rashad McCants, Jawad Williams, Sean May. Sesto uomo: Marvin Williams. Mandare a memoria, prego) risalti in tutta la sua sapienza cestistica, estetica senza estetismo.
- Hairston, Mancinelli e Fotsis. Spesso criticati, per diversi motivi, ma le sorti di Milano, più che dal sempre ottimo Cook, dal sopravvalutato Bremer e dall'impalpabile Bouroussis passano da loro. Ad una manciata di giornate dall'inizio dei playoff possiamo darlo per acclarato.
- Coby Karl: mai visto un figlio di allenatore con letture più demenziali.
- Gentilino, sempre a proposito di figli d'arte, invece fa sempre più fatica a dispiegare il suo talento. Anche perchè finchè quel tiro rimane così battezzabile le gambe, l'intelligenza cestistica (taglia poco e sempre coi tempi sbagliati) e la maniglia più da lungo che da esterno non gli consentiranno di fare questi grandi bottini e per un realizzatore tutto ciò si riflette anche sugli altri aspetti del gioco.
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