-Primo tempo da sparatoria folle. Zero difese, contropiedi veloci e grandi percentuali al tiro. Il tasso tecnico del quintetto campano è imbarazzante rispetto alla media del nostro campionato. Il secondo tempo torna nei ranghi, torna ad essere una partita di basket con un pò di difesa e con delle percentuali più sostenibili.
- Ennesima dimostrazione di come la difesa di Milano non può fare a meno della sua fisicità. Costretta a portare pressione sugli esterni, dal gioco di Avellino, riesce a togliere dalla partita i 4 membri del quintetto che non rispondevano al nome di Green. La partita non si chiude prima per un'ingenuità di Gentile, un tecnico a Fotsis (che ha giocato un'ottima partita) e per persa banale di Giachetti.
- Hairston ha potuto usufruire a piacimento del povero Gaddefors. Scariolo capisce che è uno dei punti deboli del quintetto avellinese e molti attacchi dei biacorossi passano dal post-basso del giocatore americano. Risultato, 27 punti e 2/3 assist per i propi compagni.
- Green è commovente. Per centimetri non avrebbe diritto a stare su un campo da gioco, ma di fatto è dominante. In assoluto non c'è nessun giocatore nel nostro campionato (e probabilmente in Europa) in grado di spezzare i raddoppi con una semplicità così disarmante. Avellino gioca con 5 fuori per favorire le scorribande del suo play. Le cifre che mette insieme sono di tutto rispetto considerando che era marcato da Cook (tutt'altro che un pessimo difensore) e la difesa milanese aveva come, primo, secondo e terzo ordine, di non farlo ricevere.
- Melli ha la stoffa per diventare un mestierante di ottima fattura. Ogni partita che affronta diventa sempre più solido e concreto, aggiungendo delle ottime letture offensive all'ottimo lavoro che sta facendo nella sua metà campo. Ha meno talento di Gentile, ma di fatto ha meno pause mentali.
- Giachetti o è dopato oppure hanno trovato il gemello capace!






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