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Puntualizziamo - Pesaro vs. Milano (gara 4)

- Milano la vince evitando gli errori di gara 3. Nel primo tempo, e per buona parte del terzo quarto, muove bene la palla e controlla il ritmo. E' brava a resistere al momento di massima esaltazione pesarese e con pazienza continua a giocare la sua partita. Nel finale, non si segna più e la maggiore fisicità di Milano viene fuori.

- Questa serie, dal punto di vista difensivo, ha un nome e un cognome: Nicolò Melli!. Assolutamente il migliore dei suoi in tutte le fasi di contenimento delle quattro partite giocate. Ottima difesa su Jones, il quale è sempre stato costretto a realizzare canestri impossibili per segnare (frutto dell'enorme talento). Incredibile con che lucidità abbia fatto cambiare il perno all'americano portandolo all'infrazione di passi o chiudendoli il lato sinistro per provocare una palla persa.

- La serie ci consegna un'alto grande giocatore che può fare le fortune della nostra nazionale. Daniel Hackett ha disputato due serie di play-off impensabili. Ottime percentuali al tiro da fuori, buone doti di 1 Vs 1 e difensivamente capace di mettere in grande difficoltà uno come Hairston.

- Pesaro rimpiange la panchina corta, in una serata in cui Hickman e White non hanno brillato, avere qualcuno che uscisse dal pino e potesse dare minuti di qualità sarebbe stato fondamentale. La riprova è che Milano ha vinto le prime due partie quando ha inserito le seconde linee e la panchina di Pesaro non ha retto l'urto. La stagione è di assoluto livello, conquistata la semifinale scudetto, qualificazione e semifinale di coppa Italia e in campionato è stata l'unica squadra in grado di battere Siena, Milano e Cantù. I marchigiani si arrendono con l'onore delle armi e possono camminare a testa altissima.

- Poteva sembrare scontata, ma da tifoso Olimpia ho sofferto tantissimo in queste 4 partite. Ora gustiamoci qualche giorno prima della piallata.

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