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The Finals, game 1: Los Angeles Lakers - Orlando Magic 100-75

Il giorno è arrivato: è tempo di Finals! La suggestiva sfida Kobe vs. Lebron è saltata ma allo Staples Center si respira lo stesso aria di evento storico. Il video di introduzione proiettato al centro dell' arena su enormi teloni è davvero coinvolgente e carica al punto giusto il pubblico losangelino, così come la presentazione degli idoli di casa accompagnata da Baba O'Riley degli Who appare azzeccata per creare l'atmosfera delle grandi occasioni.
I primi minuti scorrono velocemente all' insegna dell' equilibrio, con le due squadre che segnano con discreta facilità. Molto bene Bynum, schierato in quintetto, che segna subito otto punti, mentre dall’altra parte è Turkoglu a trascinare i suoi con i suoi tiri e un magistrale reverse layup.

La coppia Bynum-Gasol porta Van Gundy a provare momentaneamente la carta Battie per aumentare la consistenza in area: l’ex Celtic va subito in schiacciata su assist di Turkoglu. Dalla metà del secondo quarto le difese cominciano a salire di tono, e in particolare i lunghi cominciano a soffrire: prima Bynum commette il suo secondo fallo su Howard ed è costretto ad uscire dal campo così come poco dopo lo stesso Howard che sfonda su Gasol e va in panchina. La giocata difensiva del catalano fa il paio con due belle giocate offensive: un tiro piazzato dalla media sul p’n’roll con Bryant e una schiacciata servito da Odom. Ultima azione per Kobe Bryant che in penetrazione non trova il canestro: il primo quarto della stella dei Lakers è a ritmo controllato, con solo tre canestri in avvio.
Nel secondo quarto a sorpresa rientra Jameer Nelson dopo mesi di infortunio e subito si fa notare la sua classe: un assist per Gortat, una penetrazione sulla linea di fondo conclusa con un canestro e infine serve magicamente Lee che non sbaglia. I Lakers invece trovano canestri da Walton e Odom che sfruttano i loro centrimentri mentre Gortat tiene molto bene Bynum. I Magic dopo la tripla di Lewis di inizio quarto sbagliano troppi tiri dalla distanza e i Lakers cominciano a prendere il largo grazie a Kobe Bryant che sale in cattedra e diventa immarcabile: una serie di canestri incredibili in sospensione, due assist per la tripla di Fisher e per l’alley-hoop di Odom, praticamente tutta la squadra vola sulle ali del loro leader. Orlando si affida ad Howard che viene mandato in lunetta dalla quale il centrone non fallisce, ma oltre alla tripla di Pietrus e a un canestro di Nelson, non trovano molto altro e scivolano a -8. Ultimo possesso del primo tempo è per Bryant che slalomeggia in area e va ad appoggiare a canestro e segna il suo 12° punto del quarto. Si va all’intervallo sul 53-43.
Il secondo tempo riprende da dove ci si era lasciati; i primi sei punti sono ancora di KB, ma è solo un antipasto di quello che ci aspetta. La squadra di Van Gundy non riesce a reagire: la tripla di Lee per il -9 è l’ultimo sussulto dei Magic che trovano difficoltà ad andare a canestro. I problemi arrivano soprattutto in difesa: Odom e Gasol trovano due canestri troppo facili in area pitturata ma il colpo di grazia arriva dal dominatore assoluto della partita. Una serie di canestri uno più difficile dell’altro da parte del Black Mamba, in piena trance agonistica: tiro in sospensione con libero supplementare, penetrazione conclusa volando a canestro, arresto e tiro fulmineo, e una magia su un Pietrus che non sa più dove sbattere la testa. Il parziale è devastante: la tripla di Ariza vale il +25 e il terzo quarto si chiude sull’82-58.
L’ultimo quarto non ha più nulla da dire e si trasforma in un lungo garbage time: nessuna reazione da parte di Orlando e i Los Angeles Lakers controllano l’ampio margine. Il finale è di 100-75, prestazione leggendaria di Kobe che ne mette a referto 40. La serie è lunga ma occorre una reazione immediata dei Magic, apparsi lontani parenti di quelli visti nelle scorse settimane.

Pagelle

LA Lakers

Bryant: 8,5
Partita perfetta, totalmente immarcabile, quando spinge sul turbo non ce n'è per nessuno.
Gasol: 7,5
Sfrutta la sua classe in area ed è sempre presente offensivamente. Soffre un pò la fisicità di Howard ma è ben supportato.
Bynum: 6,5
Tiene molto bene Howard con il suo fisico e in attacco è presente. In netta crescita.
Odom: 7-
Un pò nell'ombra ma molto concreto. Fa un buon lavoro di copertura. Prende 14 rimbalzi. Collabora al parziale decisivo.
Fisher: 6+
Svolge il suo compitino con ordine, tiene i frombolieri dei Magic, e mette un paio di canestri importanti.
Walton: 6+
Nel secondo quarto segna dei buoni canestri sfruttando mismatch favorevoli
Ariza: 5,5
Non il solito Ariza in attacco dove segna solo tre punti. In difesa non si fa notare. Spento.
Farmar, Vujacic, Brown: sv
Comparsate

Orlando Magic

Howard: 6-
In attacco tiene inizialmente in apprensione i Lakers che vanno di fallo sistematico: non sbaglia dalla lunetta. Comunque viene contenuto. In difesa subisce troppo il movimento di Gasol e Odom ed è praticamente assente, anche se cattura ben 15 rimbalzi.
Turkoglu: 6
Nel primo tempo segna subito 9 punti poi non riesce più a rendersi pericoloso.
Lewis: 5
La sua peggior partita ai PlayOff. Soffre tremendamente il fisico di Odom, inesistente in attacco.
Alston: 4,5
Qualche lampo, non è in giornata, ma forse è anche limitato psicologicamente dal ritorno di Nelson.
Nelson: 6+
Rientro inaspettato anche se ventilato negli ultimi giorni. La forma è quella che è ma tiene molto bene il campo, giocando un buon secondo quarto trovando qualche assist illuminante. Rientra quando i buoi sono usciti dalla stalla. Se aumenta il minutaggio buon per i Magic, ma se bisogna sperare il lui la vedo male per Orlando.
Lee: 6+
Come esordio da rookie nelle Finals non sfigura, visto il naufragio della squadra. Una tripla e qualche bella giocata, ma quando si trova in difesa su Kobe fa un pò tenerezza.
Gortat: 6
Pochi minuti ma tanto impegno: forse fa meglio di Superman Howard in difesa.
Pietrus: 6
Non riesce a marcare Bryant come ci si aspettava dopo le discrete prestazioni contro Lebron. In fase offensiva forse è il più efficace, ma non paga dividendi dove ci si aspettava di più.
Battie, Redick : sv



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