Il compito minimo è compiuto. L’Italia del basket salva almeno la faccia superando la Lettonia pur con più di 30 minuti di affanno contro una squadra giovane e ostica, che ha dato filo da torcere anche alla Francia nella prima giornata. Dicevamo, per sbloccarsi abbiamo dovuto aspettare il quarto quarto, prima i soliti problemi: attacco statico senza circolazione di palla, percentuali bassissime dal campo, difesa distratta, sofferenza a rimbalzo con taglia fuori banalmente dimenticati. A trascinarci è stato Andrea Bargnani, autore di una partita completa, dominante in attacco ma decisivo anche in difesa risultando ultimo baluardo difensivo in pitturato.
Il finale di partita ci ha regalato sprazzi di buona difesa, con i ragazzi attenti a non concedere quello che avevamo concesso fino ad allora. Un paio di triple in apertura del quarto quarto (di Mordente e Bargnani), dopo i tanti errori al tiro di questi Europei (siamo tra le peggiori del torneo nelle percentuali), intervallate da un'imponente stoppata primo del Mago, ci hanno ridato quel pizzico di fiducia in più, e complice un calo dell’inesperta Lettonia, abbiamo cominciato a far vedere qualcosa anche in attacco: niente di trascendentale ma data la pochezza vista finora va segnalato. Se Bargnani ha stabilito il suo record azzurro con 36 punti, da bocciare invece ancora una volta Belinelli, incommentabile, dannoso al gioco e sempre fuori ritmo, il 2/12 dal campo grida vendetta.
Il finale di partita ci ha regalato sprazzi di buona difesa, con i ragazzi attenti a non concedere quello che avevamo concesso fino ad allora. Un paio di triple in apertura del quarto quarto (di Mordente e Bargnani), dopo i tanti errori al tiro di questi Europei (siamo tra le peggiori del torneo nelle percentuali), intervallate da un'imponente stoppata primo del Mago, ci hanno ridato quel pizzico di fiducia in più, e complice un calo dell’inesperta Lettonia, abbiamo cominciato a far vedere qualcosa anche in attacco: niente di trascendentale ma data la pochezza vista finora va segnalato. Se Bargnani ha stabilito il suo record azzurro con 36 punti, da bocciare invece ancora una volta Belinelli, incommentabile, dannoso al gioco e sempre fuori ritmo, il 2/12 dal campo grida vendetta.
In serata è arrivata la sentenza che rende il passaggio del turno ancona più complicato: la vittoria della Francia sulla Germania che ci costringe non solo a battere domenica i transalpini, ma a farlo con un margine in doppia cifra (13 punti), ipotizzando un arrivo a pari punti con tedeschi e francesi. A meno che la Germania le perda o le vinca entrambe (contro Serbia e Lettonia): in quel caso nessuna parità di punti a tre e basta superare i francesi anche di un punto. Se poi la Francia battesse la Serbia all’ultima giornata saremmo fuori in qualsiasi caso. Ah, sempre dando per scontata la vittoria contro Israele.
Diciamocelo: sarebbe già un miracolo battere una Francia estremamente convincente, con un meraviglioso finora Tony Parker, capocannoniere del torneo e ieri trascinatore contro la Germania di Nowitzki con 32 punti, coadiuvato dal talento di Batum, dal leone del pitturato Noah, da un solido Diaw e da un Gelabale rinfrancato dal ritorno in patria dopo l’involutiva esperienza in USA.
Ultimo appunto: al termine della telecronaca Coach Michelini ha visto bene di salutare tutti con un Buona Notte alle ore 20.30 lituane. Per la Nazionale è proprio Notte fonda...
L'appuntamento è per la decisiva partita di domani pomeriggio: Italia-Francia, ore 16.45!
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