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Peja Stojakovic, si ritira un campione

Ogni anno quando riparte il campionato, si fa la conta di chi non troveremo più in campo causa ritiro. La stagione 2010-2011 ha significato l’ultimo giro di valzer per la carriera di uno dei centri più dominanti che abbiano mai calcato un parquet: Shaquille O’Neal. Oltre a lui ha mollato anche uno del calibro di Antonio «Totò» McDyess. Ma non è di loro che parleremo.

Il 19 dicembre scorso Predrag «Peja» Stojakovic ha messo la parola fine alla sua carriera, a 34 anni. Troppi problemi fisici alla schiena e al collo. “Mi ritengo molto fortunato di aver ricevuto le doti atletiche per giocare nel basket professionistico – ha commentato Peja – Ho sempre amato il gioco ed ho un grande rispetto per esso". Stojakovic lascia dopo 13 stagioni nella NBA, in cui ha viaggiato a una media di 17 punti, 4.7 assist, con il 40.1% da 3 punti e la bellezza di 1.760 triple segnate. Nativo di Belgrado (ma con il doppio passaporto serbo-greco), Peja Stojakovic è un 2.08 e ha sempre giocato da ala piccola: da più parti viene considerato uno dei migliori tiratori all time, tanto che un certo Larry Bird spese parole di grande elogio per lui in passato. Il suo tiro da oltre l’arco è un marchio di fabbrica: ci mancherà la sua velocità d’esecuzione e la precisione del gesto che aveva raggiunto dopo anni e anni di duro lavoro. Se lasciato solo, piedi per terra, il risultato è sempre stato un canestro automatico…o ci andiamo molto vicino. A dimostrazione della sua precisione, quando la palla non entrava la parabola non era mai «storta», ma il tiro finiva troppo lungo o troppo corto.
Peja se ne va da campione NBA in carica, grazie all’anello vinto con i Mavs. Lui però ha fatto il comprimario e spesso non ha giocato. Resterà in lui forse un po’ di amarezza per non esserci riuscito quando era all’apice della carriera, cioè a livelli da MVP. Quando in pratica era un leader nei Sacramento Kings, una micidiale macchina da canestri al servizio di una delle squadre più eccitanti degli ultimi vent’anni.  Con la sua nazionale ha invece vinto il bronzo agli Europei del ’99 e l’oro a quelli del 2001 (MVP del torneo), oltre al Mondiale del 2002 conquistato negli Stati Uniti.
Per tutti quelli che amano, sicuramente è una grande perdita. Ci mancherai Peja.

Francesco Colussi

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