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Puntualizziamo Biella-Milano

vista in tivù

- Allora, mettiamoci d'accordo e diteci se il nostro ruolo è quello di aiutare le squadre in crisi a venire fuori dai momenti difficili. Dopo Teramo e Treviso, aiutiamo Biella che arriva da 5 sconfitte di fila con una partita folle sotto molti punti di vista.

- La maledizione del +21 sembra aver colpito la squadra di Milano che per l'ennesima volta si fà recuperare l'enorme vantaggio accumulato nel primo quarto. La partenza lascia intravedere quale sia il potenziale del quintetto biancorosso con una difesa aggressiva che sporca tutte le linee di passaggio e che aggredisce i portatori di palla piemontesi, la frontline greca che banchetta sottocanetro e l'attacco in transizione che porta ad una circolazione di palla che non si vedeva da tempo. Il primo quarto finisce con il 100% al tiro. Ma poi.............

- Dal secondo quarto inizia un'altra partita, Biella si risveglia dalla mazzata e comincia ad aggredire la partita con un Pullen e Coleman che fanno il diavolo e 4 diventando imprendibili per la nostra difesa e con Soragna che nel finale firma tutti i canestri pesanti che cacciano indietro Milano nel testa a testa finale.

- Io vorrei sapere chi ha dato l'ordine di cambiare marcatura ogni volta che Pullen e Coleman ricevevano un blocco. Nelle azioni chiave che hanno permesso a Biella di rientrare si verificava sistematicamente il cambio sul blocco che prontamente genera una marcatura con Fotsis o Mancinelli, i quali non hanno una singola possibilità di tenere il primo passo dei due razzi biellesi.
Il risultato è di appoggi comodi al vetro i di tiri da 3 e da 2 con metri di spazio.

- Qualcuno non sarà d'accordo ma Milano, ancora prima di tutti i problemi tecnici e tattici, ha un problema mentale di continuità. Troppe partite indirizzate nella strada dei biancorossi che vengono prontamente buttate nella maniera più assurda.

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