0

Puntualizziamo - Milano - Pesaro

vista in tivù

- Il quintetto di Pesaro è formato da 3 gemme di talento che rispondono ai nomi di Hickman, Jones e White, un buon giocatore con buone prospettive future come Hackett e un discreto fabro di nome Lideka. Considerando l'assenza di Cusin che chiude ottimamente il cerchio con quelli elencati precedentemente, a Pesaro manca un pò di qualità dalla panchina per competere stabilmente con le grandi. Cavaliero, Flamini e Urbuntis non sono in grado di manterne il rendimento del 5 iniziali.

- Il piano partita di Pesaro è quello di allargare il campo sfruttando l'aticipità dei suoi giocatori. Jonese, White, Hickman e Hacket sfruttano il loro talento per non dare troppi punti di riferimento alla difesa di Milano che si ritrova costretta ad arrancare nel primo quarto. Il risultato è un parzialie di 28 punti nel solo primo quarto.

- Gentile ha capito che il ruolo di vice-Hairston è quello di attaccare il canestro invece che accontentarsi del tiro da fuori. Il giovane talento italiano prende coraggio e decide di penetrare con maggiore frequenza battendo il suo diretto avversario 1 Vs 1 e mandando ripetutamente in difficoltà la difesa marchigiana. Se prende coscienza delle sue capacità e si mette in testa che le sue doti di 1 Vs 1 posso avere un peso all'interno di questa squadra, può davvero far cambiare gli orizzonti per Milano che avrebbe una valida alternativa ad Hairston, per ottenere punti fuori dal sistema.

-Lideka deve aver fatto confusioni con le maglie. Tutto quel biancorosso deve averlo mandato in confusione dato che decide di stopparsi per tre volte di fila propio mentre era a tu per tu con il canestro e l'ultimo difensori a metri di distanza.

- Bremer parte male perde due palloni ma poi si incendia e, in combinazione con Rocca, gira la partita. Il giocatore ex-Biella trova subito intesa con il lungo italo-americano e capisce i tempi di rollaggio di Rocca possono essere un'arma letale. Inoltre a permesso a Giachetti di stare 40 minuti seduto. Scusate se è poco.

- Milano nell'ultimo quarto vince usando le stesse armi di Pesaro. Quintetto piccolo con Bremer, Nicholas, Gentile, Fotsis e Rocca. La difesa alza l'intensità e sporca le linee di passaggio, gli aiuti di Rocca sul pick and roll sono più profondi e fanno perdere quei secondi al palleggiatore sufficenti a bloccare l'attacco e i gli attaccanti pesaresi non riescono più a battere sul primo passo i diretti avversari. In attacco freno a mano allentato e spazio alle scoribande del nuovo arrivato che generano comode ricezioni per Rocca e scarichi per Nicholas piedi a terra.

Nessun commento:

Posta un commento