- Solito canovaccio delle partite tra Cantù e Avellino. I biancoblu cercano come prima opzione quella di togliere a Green il centro dell'area e, come seconda nel caso il nanetto riesca comunque a guadagnarselo, quella di blindare tutte le linee di passaggio, per evitare che riesca a mettere in ritmo i compagni. Infatti Green ne scrive 32 e il resto della squadra 31.
- Rotazioni asciugatissime per i canturini che vanno con Perkins, Mazzarino, Micov, Leunen e Brunner per tre quarti del match, lasciando le briciole agli altri quattro.
- Con Johnson in campo Avellino è nettamente un'altra squadra. L'unica risorsa interna, anche difensiva, di una squadra che vive e muore con il tiro e l'aggressività perimetrale. Fuori lui (e dentro Soloperto, va detto), Avellino fa fatica anche solo a buttare in area la boccia, figuriamoci a cercare soluzioni nel pitturato.
- Cantù continua a tirare troppo, troppo, troppo da tre, anche quando non la mette MAI. Contro Avellino, nonostante il 20% dall'arco, la vinci comunque ma contro Siena fai le figurette della Coppa Italia.
- Gaddefors peggiora ad ogni partita. L'euro messo sulla casellina "Non varrà mai questo livello" a breve potrebbe raddoppiare.
- Perkins sta iniziando a valutare l'ipotesi di inserire la terza e già domina. McCalebb trema!






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