- La vittoria senese passa principalmente da due mosse difensive. Pianigiani decide di riempire l'area per sfruttare la mancanza di tiratori biancorossi e piazzando Moss su Hairston che è il primo terminale offensivo dell'attacco milanese. Il risultato è quello che Milano non ha più il tiratore da servire dopo il pick and roll e Mossa produce una prova difensiva ineccepibile mandando fuori giri Hairston.
- In questa serata milanese bisogna essere contenti della prestazione della pattuglia italiana. Togliendo Gentile, vittima di una porcata di Stonerook, Melli e Mancinelli dimostrano che gli italiani non hanno bisogno di leggi che li tutelano se offrono prestazioni ottime. Il Mancio è l'unico che nel primo quarto la mette con una certa regolarità e nel secondo tempo ha offerto quel contributo di play aggiunto che è in grado di fornire l'extrapass in un'attacco non sempre scintillante. Melli, oltre all'apporto offensivo che è di tutto rispetto, si produce in diverse ottime difese su Andersen in momenti in cui l'attacco senese perde un minimo di inerzia.
- Milano non può prescindere, in particolare contro Siena, dalla fisicità della sua difesa. In due partite l'attacco della Mensana è stato messo in difficoltà dai chili in più della difesa biancorossa. Se questa convizione entra nella testa dei giocatori si può cominciare a pensare di insidiare l'impero biancoverde.
- Bourousis pare essere più a suo agio quando deve giocare contro lunghi di peso invece che vedersela con i mezzi lunghi del campionato italiano. Il greco offre una prestazione davvero solida mettendo a referto 14 punti e 12 rimbalzi con tanti minuti di ottima difesa su Andersen.
- Due lunghi come Andersen e Lavrinovic sono destinati a fare sfracelli nel nostro campionato. Entrambi hanno la possibilità di giocare spalle a canestro e di aprirsi per il tiro da 3. L'alto basso tra i due ha mandato diverse volte la difesa al bar. Se Lavrinovic riprende un minimo di condizione saranno dolori per tutti.
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