Vista in TV
- Per una volta rendiamo onore a Pozzecco. La definizione di Venezia come "piccola squadra di Eurolega" si attaglia perfettamente agli orogranata. Tanto talento ma molto ben organizzato. Un nucleo forte di nove giocatori (otto, in contumacia Fantoni) e tre/quattro elementi (Allegretti, Tomassini, Causin, in questo periodo Magro) palesemente non di questo livello ma funzionali al progetto tattico.
- Teramo invece, dopo la fiammata di inizio anno, ci prova e ci dà ma è imbarazzante, soprattutto offensivamente. In primis per costruzione e tutto parte, come sempre, dalla testa: un playmaker che deve correre e due lunghi che devono giocare a metacampo. Un playmaker senza tiro e un'ala piccola che, se possibile, ne ha ancor meno. Lasciamo poi perdere l'esecuzione che comunque è la diretta conseguenza di un attacco in cui il playmaker vorrebbe giocare contropiede (e non può farlo a meno di giocarlo di solo) e, a difesa schierata, penetra-e-scarica e non può farlo perchè il suo unico bersaglio dovrebbe essere Bruno Cerella che è bello, bravo e magari pure buono ma rimane Bruno Cerella.
- Tornando su Venezia: non va mai, mai, mai in difficoltà. Possono sbagliare ma sanno sempre cosa fare, in ogni situazione spazio-temporale. Mazzon: bravo, bravissimo!
- Costruite un tiro a Polonara, che qua c'è tanta ma tanta di quella roba che neanche ve l'immaginate.
- Se tutti i giocatori presenti quest'oggi sul parquet avessero sommato il loro campionario di esitazioni, finte, passettini and so on non sarebbero comunque arrivati alla metà della metà di quello di Young.
- Blogspot ha rotto le balle.







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