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Puntualizziamo: Cantù-Roma

Vista in tv

-Se Roma affrontasse tutte le squadre di campionato come affronta Cantù, a quest'ora staremmo parlando di una potenza a livello nazionale, papabile per un posto alle final 4 di Eurolega. All'andata i ragazzi di Trinchieri (privo di Micov e Shermadini, va detto), subiscono una sconfitta di 20 punti soprattutto per meriti degli avversari; ieri invece rischiano di perdere proprio a casa loro, spuntandola agli ultimissimi secondi (senza Basile e Cinciarini, va detto).

-Parliamone: negli ultimi 15 secondi fischiati 3 falli (non intenzionali) da una parte e dall'altra. Tre falli giustificabilissimi, perchè a starci ci stavano, ma che inevitabilmente hanno tolto qualcosa in termini di emozioni. Non è facile decidere quale filosofia arbitrale sia la più corretta nei confronti dello sport e della competizione agonistica: l'applicazione rigorosa del regolamento o il lasciar correre in certe fasi di gioco?

-Shermadini contro un settore lunghi come quello romano (Varnado carico di falli non comporta tanto l'assenza di quest'ultimo ma un minutaggio più alto a quel cesso a pedali di Kakiouzis) ci va a nozze. Signora partita ma da prendere con le pinze.

-Nonostante la buona partita di Gordic e (udite udite) di Maestranzi, emerge un altro difetto che accomuna la coppia play capitolina: non la sanno passare.

-E' la terza partita consecutiva in cui Tucker e Datome scelgono di non giocare; è impensabile vincere senza il loro contributo. Il sardo in particolare è ancora una volta il peggiore in campo. Per fortuna che Djedovic quando vuole dimostra di poter dominare e prendersi qualche responsabilità da leader (anche se nell'ultima azione ancora non è chiaro per quale motivo non ha optato per una soluzione più semplice visto il buco enorme centrale lasciato dalla difesa canturina).

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