Vista in TV
- Passare dai playoff di Eurolega a Teramo-Cantù è come passare da Alessandra Ambrosio a Bianca Balti. Quelli che preferiscono la seconda, devono iniziare a valutare l'ipotesi dell'altra metà del cielo.
- L'AP Lazzaretto Cantù 1936 vive uno dei momenti più difficili del triennio trinchieriano sotto il profilo atletico, fisico e medico. Gli unici che si possono definire sani a tutto tondo sono Mazzarino, Markoishvili e Shermadini. L'attacco, viste le condizioni precarie delle due ali, gira a un cilindro soprattutto nella capacità di martellare palla dentro o di garantire le porzioni di campo necessarie per i penetra e scarica di Cinciarini, Perkins e Mazzarino ma la difesa, la fantastica difesa di questa squadra, permette ai biancoblu di tirar la testa fuori dall'acqua e di respirare in attesa di tempi migliori.
- Teramo dal canto suo ha un grandissimo allenatore e gioca nel modo giusto ma purtroppo per loro ha anche un talento medio rasentante lo zero e quando una squadra ha il suo go-to-guy in Robert Fultz, due o tre (milioni di) domande dovrebbe porsele. Comunque si salverà.
- L'energia di Brunner ha scossato la partita a più riprese. E' un giocatore che con questa Cantù ha poco a che spartire ma ieri l'ha vinta anche, se non soprattutto, lui.
- L'inizio del declino senese non è certificato tanto dalla precoce uscita contro l'Olympiakos quanto dal fatto che pare siano sulle piste di Bruno Cerella.
- Gli arbitri lo tartassano, è vero, e lo scrivente è il primo a censurare le fischiate antropologiche contro di lui ma Shermadini deve anche capire che non c'è bisogno ogni volta di praticare il taekwondo per pigliare posizione in post basso e che nelle situazioni al limite lui tiene 216 centimetri da sfruttare senza cascare ogni volta nella spintina, nell'ancatina, nella gomitatina atta a sbilanciare l'avversario.
- Il PalaScapriano, anche solo dalla TV, è di una bellezza e di una originalità che hanno dell'incredibile. Un progetto che ha quarant'anni e un avvio dei lavori che data a trentacinque primavere fa. Ad ennesima riprova che le cose fatte bene durano una vita e sono attuali anche a distanza di decenni.
- Blogspot, mah.






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