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Il punto sul campionato - Parte III

 
 
Arrivati alla decima giornata, ormai ad un terzo di campionato, è il momento di trarre le prime conclusioni. Ecco a voi l'ultima parte. Enjoy!


Air Avellino

- Italiani? No, grazie. Gli italiani "veri" (esclusi quindi Porta e Lauwers) hanno giocato appena 58' sui 2050' totali giocati dall'Air per un -4 di valutazione complessiva. Non ditelo a Petrucci.

- Velocità ed aggressività: Dee Brown come play, DeMarcus Nelson come guardia, un pacchetto-lunghi molto mobile, la voglia di riscatto di Akyol, le bombe di Lauwers, la visione di gioco di Porta. Squadra nata per correre e per farne sempre uno in più dell'avversario. E in un campionato di scarse rotazioni con squadre che possono trovare grossi problemi a fare cesto, è una scelta vincente.

-I tiri liberi: nelle prime sei 23.8 liberi tentati a partita, nelle ultime quattro 12.3 liberi tentati a partita. Sono state incontrate grandi difese, è vero, ma anche così si spiega la striscia perdente che sta bloccando la rivelazione di inizio stagione.

- DeMarcus Nelson: forse il giocatore più deludente di questa Avellino; ci si aspetta ben di più di un 0.83 di OER da un esterno USA, ci si aspetta più di 1.6 recuperi da un buon difensore quale l'ex-Blue Devil, ci si aspetta di meno di 3.2 palle perse da un giocatore che ha il ferro come prima missione ma non è un go-to-guy designato.

- L'importanza di Chevon Troutman. Nelle 9 partite da lui giocate (saltata la partita a Napoli), le prime 5 sono state vinte le ultime 4 sono state perse. Nelle cinque vinte 10.4 rimbalzi di media, nelle quattro perse 5.5 rimbalzi di media. Fondamentale il suo contributo per una squadra poco fisica, che tira tanto, gioca molto in contropiede e quindi ha bisogno di tanti rimbalzi dal suo lungo titolare.

- Tiro da 2? No, grazie. 7 tiri da 2, 43 tiri da 3. Se poi li metti dentro, 1.19 di OER e via andare. Dimitri Lauwers è giocatore preziosissimo per questa Avellino anche grazie alla sua esperienza e al suo italian passport.

- Cosa fare contro di loro? Abbassare il ritmo, evitare le loro penetrazioni, non far entrare in partita Lauwers, non far entrare in partita Troutman. Essere molto aggressivi in difesa, avere pazienza in attacco.

by Marco Baldoin



Virtus Bologna

- Sei vittorie e 12 punti per i bolognesi, con due belle vittorie a Teramo e in casa contro Avellino con ampio scarto: c’è dà dire che finora il calendario non è stato così difficile.

- L’infortunio di Andre Collins è stata grave tegola in una squadra con poco talento offensivo: il suo sostituto Penn è ormai ex giocatore, non può garantire prestazioni di livello se non un’ attenta regia.

- Moss è stato scelto in estate per garantire difesa, visione di gioco come point forward, rimbalzi e tutte quelle piccole cose d’intensità che non vanno a tabellino; l'infortunio di Collins lo costringe anche a mettere punti che non sono la specialità della casa, anche se comunque segna parecchio per le sue abitudini.

- Il ruolo di guardia è sostanzialmente scoperto: c’è il solito Vuckcevic che dà il solito apporto anche se l’età si comincia a far sentire.

- Koponen ha l'equilibrio mentale di un suicida, soprattutto in attacco: se inizia bene, prende coraggio, se inizia male, tende a perdere la bussola. Le vittorie coincidono con le sue prestazioni migliori.

- Hurd non sembra essere quello delle scorsa stagione, si spera in qualcosa di più dopo il promettente avvio. I lunghi Maggioli e Fajardo non sono riusciti a esprimersi come nelle previsioni: il primo non ha avuto l’impatto che aveva in Lega2, il secondo ha visto scemare le prestazioni delle prime partite, complice un infortunio di mezzo. Il loro contributo di punti e rimbalzi sottocanestro è imprescindibile e deve essere più continuo.

- Ottimo il giovane georgiano Sanikidze che è venuto fuori alla distanza: grandi giocate di puro atletismo e una decisiva stoppata a Diener che ha suggellato la vittoria su Teramo. Sorpresa dal Caucaso. Da segnalare qualche exploit dei giovanissimi del vivaio Virtus.

- Il punto di forza è la difesa, sulla quale vengono costruite le vittorie: il secondo posto nei punti subiti (dietro Siena) ne è la conferma.

- Lardo “tatticizza” in maniera forse eccessiva, però a certi livelli ed in certi frangenti devi anche saper gestire.

- Il ritorno di Collins darà la dimensione effettiva di questa squadra, se ritorna a pieno regime possono dire la loro per i Play-off.

by The Firebug



Benetton Treviso

-Doveva essere l'anno del lancio dei giovani, ed in un certo senso lo è stato se si esclude la sfortuna che ha colpito De Nicolao e Renzi, gli "under" Benetton hanno avuto a disposizione parecchio spazio; ma aldilà di questo si capisce che il punto di riferimento per la squadra sia un Gary Neal mai decisivo come lo è in questa prima parte di stagione.

-Partenza fulminea con un 3-0 che aveva fatto un pò troppo alzare gli entusiami, subito calati dopo le sconfitte patite a Cremona ed in casa con Varese. Parziale scusate la "non-presenza" di un Cartier Martin ingestibile sia fuori che dentro il campo.

-Vitucci ha più volte modificato il quintetto, ma da un pò di tempo a questa parte sembra aver trovato la sua dimensione con Motiejunas titolare e Wallace dalla panchina, oltre che Kus come regista titolare. I risultati arrivati fin'ora non sono il massimo, ma va anche detto che giocarsela con Caserta fino all'ultimo tiro non'è impresa poi facile.

-Si punta sui giovani, come si è detto...Se esplodono loro, Treviso avrà un ciclo potenzialmente devastante per i prossimi 5-6 anni, se non di più. Il talento c'è, bisogna avere calma e pazienza, anche se le prove fornite fin ora dai giovani promettono molto bene-

-Esclusi i 2 assi portanti Neal-Wallace, Vitucci si aspetta qualcosina di più da un Nicevic che deve recuperare condizione dopo le apparizioni estive in nazionale; Hackett fin'ora non ha convinto sopratutto per quanto riguarda la tenuta mentale: ma il ragazzo va aspettato. Segnali di ripresa da Motiejunas, Hukic in caduta libera, ma con l'arrivo di KC Rivers potrà finalmente dedicarsi al suo ruolo.

by Marco Baldoin



Angelico Biella

-Con 12 punti è quarta. Una partenza del genere, che ha visto i biellesi espugnare campi come Cantù, Roma e Varese, non può far altro che incoraggiare Bechi, che sembra aver già trovato una quadratura nonostante il gruppo sia praticamente nuovo. Le ultime tre partite, con finali punto a punto, hanno avuto alti e bassi con l'importante vittoria interna conro Treviso, ma due sconfitte (contro Teramo in casa e Montegranaro fuori).

-Esperienza e gioventù: questo sembra il mix vincente. Da un lato i veterani Joe Smith, Fred Jones, Soragna, Schultze e Pasco; dall'altra i giovani rampanti come Aradori, Achara, Ona Embo e Chessa.

-I tanti infortuni stanno condizionando l'inizio di stagione: Soragna è stato fermo per 15 giorni, Jones ha sempre problemi al ginocchio ed è fuori a tempo indeterminato e Plisnic non tornerà prima di dicembre. Per sopperire a queste assenze, in modo da poter affrontare con tranquillità anche l'Eurocup, è stato ingaggiato Coleman, guardia dal grande atletismo.

-Bene il centrone Pasco, un pò più maturo rispetto alle precedenti esperienze italiane e Smith, accusato di essere più guardia che play, ma capce di distribuire 4.3 assist di media.

-La sfortuna di alcuni è la fortuna altrui, e così Aradori risulta il cannoniere della squadra (18.9), è in uno stato di grazia strepitoso, divenuto una guardia completa e implacabile. Ona Embo in un paio di uscite non ha fattoo rimpiangere Spinelli mentre Chessa ha fatto vedere tutto il suo potenziale a Cantù (con 17 punti), poi confermato nelle tre partite seguenti, entrando stabilmente nelle rotazioni, con bei numeri e un' attitudine da veterano.

-I dati che spiccano sono gli assist (14 di media, prima in Serie A) e le percentuali sul tiro da 3 (41.9% anche qui prima). Nel complesso la squadra piemontese sembra aver trovato un equilibrio impensabile viste le uscite in precampionato.

by Riccardo Giordano



Vanoli Cremona

- La neopromossa allenata da coach Stefano Cioppi ha mostrato fin'ora un buon basket. Costruita da giocatori gusti e con caratteristiche che si integrano bene tra di loro, la squadra ha una forte predisposizione offensiva (terza per media punti e punti per possesso). Se l’attacco è prolifico la difesa concede più di tutti (ultima per punti subiti di media), anche se è il tipo di gioco che viene espresso, improntato sul run&gun. che porta a subire così tanto.

- Cremona ha totalizzato finora 8 punti, frutto di quattro vittorie tra cui quelle interne contro Treviso e Montegranaro con scarti sopra i 20. che non danno tranquillità. Quello che manca è la continuità.

- La cabina di regia è stata affidata a EJ Rowland, un play con caratteristiche da guardia, subito ben ambientato in Serie A dopo l'arrivo dalla Germania. Ha un ottimo 19.7di valutazione media.
Compagno di back court il confermato Troy Bell, che garantisce punti sicuri con il suo dinamismo.

- Importante la gestione del pallone, con i recuperi fondamentali per poter correre in campo aperto: nelle vittorie a fronte di 14 palloni persi di media ne vengono recuperate ben 22. Siamo ai livelli di Siena.

- Sottocanestro troviamo Brandon Brown e Marco Cusin. Il primo era la bandiera di Teramo, il suo apporto agonistico è come al solito immancabile; in questa stagione il suo gioco è ovviamente maggiormente interno. Il secondo sta confermando la sua crescita: se avesse un po’ più di tecnica, la Nazionale avrebbe risolto il problema del centro.

- Buone cose le sta mostrando anche il panamense Forbes: approdato in Italia con un anno di ritardo, è decisivo nelle vittorie dei cremonesi, nelle quali dà un apporto offensivo superiore grazie ai suoi 1vs1.

- Il sesto uomo Sklavos, lungo tiratore, viene sfruttato come arma specializzata nel tiro dalla distanza e sta rispondendo con ottime percentuali. Buono l’apporto anche di Formenti e Aguilar.

by Stefano D'Andreagiovanni



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